Il cavallo torna ancora una volta a essere protagonista di un’opera d’arte nel dipinto di Diego Velázquez raffigurante Isabella di Borbone a cavallo. La protagonista è la regina consorte di Spagna e moglie di Filippo IV, raffigurata in una posa maestosa di grazia e nobiltà.
Il pittore
È stato dipinto tra il 1628 e il 1636 da Diego Velázquez, uno dei principali esponenti della pittura spagnola. Il suo stile si basa principalmente sui giochi di colore in cui l’utilizzo del chiaroscuro si rivela fondamentale. Il re Filippo IV lo nominò suo pittore personale quando aveva solo 24 anni e negli anni dopo divenne Pittore della Camera del Re. Grazie a questo incarico dipinse principalmente tele rappresentanti la famiglia reale. La maggior parte delle sue opere è conservata al Museo del Prado di Madrid, tra cui appunto il dipinto di Isabella di Borbone a cavallo.
Il soggetto
Isabella di Borbone era la figlia di Enrico IV di Francia e di Maria de’ Medici. Nel 1621 sposò il re Filippo IV diventando regina consorte di Spagna. Il ritratto fu commissionato per consolidare l’immagine della monarchia. La regina è ritratta in sella a un cavallo grigio in movimento, in equilibrio su tre arti, per conferire dinamismo alla scena. La criniera e il ciuffo ricadono morbidamente sul collo e sul naso del cavallo, adornato da una preziosa armatura.
Oltre le apparenze
La regina indossa un cappello piumato e un elegante abito finemente decorato che ricade sulla groppa del cavallo. Velázquez utilizza una vasta gamma di colori per valorizzare l’abito e l’armatura del cavallo. La regina è ritratta su un’altura in un paesaggio aperto. Sullo sfondo si apre un paesaggio montuoso. Il cielo è invece reso con pennellate più morbide per creare un contrasto che enfatizza la figura centrale. La luce illumina la regina creando un effetto di chiaroscuro che aggiunge profondità e realismo alla scena. Con questo dipinto la famiglia reale voleva lanciare un messaggio di potere e autorità. La regina, con un abito elegante e in sella al suo imponente cavallo, diventa simbolo di forza e nobiltà.